Annunciare la Pasqua ai giovani

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EVENTO RIMANDATO AL 23 APRILE – «Quando la Chiesa […] si apre ad un ascolto disponibile e attento dei giovani, questa empatia la arricchisce, perché consente ai giovani di donare alla comunità il proprio apporto, aiutandola a cogliere sensibilità nuove e a porsi domande inedite» (Christus vivit, 65).

È a questo «ascolto disponibile e attento dei giovani» che il Dipartimento di Teologia dell’Evangelizzazione invita i presbiteri, i diaconi e tutti coloro che sono impegnati nella pastorale giovanile nella nostra Regione ecclesiastica, il 23 aprile prossimo, a partire dalle ore 10, presso la sede della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, piazzale Bacchelli, 4 – Bologna. La cornice è quella tradizionale del Giovedì dopo le Ceneri, un appuntamento che, ormai da lunga data, la nostra Facoltà propone, all’inizio dell’itinerario quaresimale, per preparare insieme l’annuncio pasquale: comunità accademica e pastori delle nostre Chiese.

Nella progettazione dell’evento, in questi ultimi anni, ci siamo lasciati guidare da alcune suggestioni provenienti dal magistero di papa Francesco: l’attenzione ai temi della misericordia (2016), della città (2017), del creato (2018), della missione (2019). Quest’anno vogliamo lasciarci provocare dalla pubblicazione di Christus vivit, l’esortazione apostolica scritta da papa Francesco all’indomani del sinodo dei giovani e, in particolare, dalla persuasione, contenuta in quel documento, che, se la Chiesa vuole essere giovane – cioè adeguata alle sfide del nostro tempo – deve sapersi mettere in ascolto dei giovani.

In questa edizione del Giovedì dopo le Ceneri ci metteremo pertanto in ascolto di due giovani: Letizia Turci, studentessa dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bologna, e Filippo Correddu, membro dell’Equipe giovani dell’Azione Cattolica di Bologna. A questi due nostri ospiti abbiamo chiesto di drci quali aspetti dell’annuncio pasquale di Cristo scaldano oggi il cuore di un giovane e quali vie percorrere per comunicare questa buona notizia ai loro coetanei. Il sottoscritto, a conclusione della mattinata, tenterà una rilettura teologica dei contributi offerti dai nostri due giovani amici.

Federico Badiali, docente FTER