Insieme per il lavoro

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Un’alleanza per il sostegno dell’inserimento lavorativo delle persone in condizione di fragilità e per la promozione dell’imprenditorialità.

Il SindaFirma Patto per il Lavoroco di Bologna e della Città metropolitana Virginio Merola e l’Arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, hanno firmato lo scorso 22 maggio il Protocollo d’intesa “Insieme per il lavoro”, un piano che intende mettere a sistema risorse del Comune e della Città Metropolitana con quelle della Curia per sviluppare una vasta e efficace azione per creare lavoro intercettando in particolare chi è più fragile ed è stato più colpito dalla crisi economica di questi anni.

Le risorse in gioco

La dotazione economica del piano è ampia e si pone l’orizzonte temporale di 4 anni: 10 milioni di euro di risorse comunali e metropolitane, 4 milioni di euro della Fondazione San Petronio.

I 10 milioni messi a disposizione da Città Metropolitana e Comune di Bologna per 4 anni, sono così suddivisi: 
– 6 milioni asse PON Metro dedicato a finanziare la collaborazione tra imprese, scuole e istituzioni per la promozione dell’imprenditorialità, della cultura tecnica e della creazione di opportunità di lavoro per giovani e adulti in difficoltà (es. laboratori scuola-impresa; progetti di educazione digitale e making per adolescenti; iniziative di divulgazione e promozione cultura tecnica; progetti nuove imprese creative nei quartieri con priorità)
– 2 milioni di euro asse PON Metro fondi per finanziare la creazione nei quartieri di cooperative e imprese inclusive, progetti lavorativi contro l’esclusione sociale;
– 2 milioni di euro composti da Fondi FSE regionali e da risorse comunali per attivare tirocini formativi presso le imprese (una cifra già disponibile per il primo anno e che si ha l’obiettivo di riproporre ogni anno) con l’obiettivo di portare più tirocini possibili alla durata di un anno e alla permanenza in azienda.

I 4 milioni resi disponibili da Fondazione San Petronio derivanti dagli utili dell’azienda FAAC, sono dedicabili a:

– Prolugamento tirocini formativi comunali presso le imprese.
– Supporto a persone e famiglie bisognose individuate dalla rete sociale dei Quartieri.
– Microcredito per la creazione di lavoro e/o nuove imprese.

Le risorse verranno utilizzate dunque per mettere a sistema quello che già c’è creando percorsi, anche individualizzati, che rispetto ad ora siano più prolungati e abbiano effettivi sbocchi lavorativi.

Protocollo Insieme per il Lavoro1Le linee di azione

Una prima linea di azione verrà portata avanti dallo Sportello Lavoro del Comune e nei Quartieri, attraverso il raccordo tra Servizi Sociali territoriali e mondo associativo, parrocchie, sindacati, aziende. Attraverso questa triangolazione si arriverà a intercettare in modo capillare il bisogno e a irrobustire lo strumento dei tirocini formativi che potranno arrivare alla durata di 12 mesi e più, e approdare a un’assunzione in impresa.

Un altro filone di “Insieme per il lavoro” sarà quello della promozione dell’auto-imprenditorialità con destinatari privilegiati i giovani e i cinquantenni espulsi dal mondo del lavoro. In questo filone va sottolineata anche l’attenzione alla divulgazione e alla promozione della cultura tecnica in particolare tra i giovani e la creazione di laboratori scuola-impresa.

L’iniziativa “Insieme per il Lavoro”, oltre alla Curia Arcivescovile e al Comune di Bologna, vede coinvolti i rappresentanti delle organizzazioni datoriali, d’impresa e dei sindacati: Alleanza delle Cooperative Italiane – Bologna, CNA Bologna, Confartigianato Imprese di Bologna e Imola, Confcommercio ASCOM Bologna, Confesercenti Bologna, Confindustria Emilia Area Centro, Cgil, Cisl e Uil di Bologna.

Come partecipare

Chi fosse interessato ad accedere alle proposte di inserimento nel lavoro può inviare il proprio curriculum a questi indirizzi:

I profili a cui si rivolge l’iniziativa riguardano principalmente persone disoccupate o in cerca di lavoro che presentano caratteristiche di spiccata fragilità economica o sociale.
Gli attori del Patto si impegnano a dare un riscontro a tutte le richieste che perverranno. Ai profili più aderenti ai requisiti individuati dal progetto sarà assicurato un colloquio orientativo.
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